Come realizzare bene un processo di reclutamento
Percorrere un curriculum in termini di competenza, aaggiungendo la valutazione delle sfumature della personalità sulla base di una lettera di presentazione, e uno sguardo da vicino al candidato durante l'intervista. Reclutare sembra essere semplice.
Ma non è così. Almeno gli esperti in materia credono così. Essi sottolineano che i costi di un processo di selezione mal condotto sono enormi. E non solo si dovrà pagare per un dipendente incompetente, anzi lui potrebbe generare ulteriori perdite perché non adempisce bene ai propri compiti. Se svolge una funzione importante, la sua incapacità può riflettersi negativamente sulle prestazioni dell'intera azienda.
I recruiters hanno a disposizione due categorie dei metodi di raccolta delle informazioni sul candidato. Il primo include i metodi passivi. Consiste sulla raccolta dei messaggi già disponibili. Attualmente, a tale scopo si utilizza principalmente l’Internet. Le fonti possono essere i blog, i microblog, i profili su un social network e soprattutto i motori di ricerca, in modo che i consulenti possano trovare tutte le tracce lasciate in rete dalla persona sottoposta ad un test.
Il secondo gruppo di metodi include i metodi attivi. La loro specificità risiede nel fatto che il selezionatore crea una situazione in cui può raccogliere informazioni interessanti. I mezzi di base ed anche questi più tradizionali consistono in diversi tipi di test – di personalità, di conoscenze, psicologici - si può aggiungere una libera conversazione o giochi di ruolo. Ma le situazioni ben arrangiate rispettivamente allo scopo sembrano avere il ruolo più importante, in modo che il soggetto sia convinto dell’autenticità del progetto. In questo modo si può ad esempio verificare la sua resistenza allo stress.